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stefanorizzo93.
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Il gp di Gran Bretagna può essere a tutti gli effetti ricordato come la gara simbolo del campionato del mondo di F1. Da sempre presente in calendario, sul circuito di Silverstone, il 13 maggio 1950, ebbe inizio la storia ufficiale di questo avvincente sport motoristico.
La Gran Bretagna a sua volta può essere considerata la patria del motore, in quanto proprio in terra britannica hanno sede la maggior parte dei team che partecipano al mondiale, anche se poi corrono con varie licenze legate ai paesi di origine dei loro proprietari.
Il circuito per antonomasia, simbolo dell’automobilismo da corsa inglese è proprio Silverstone, che quest’anno si appresta a varare un nuovo layout da molti considerato interessante, ma che comunque ne modifica in maniera sostanziale le caratteristiche di base. Caratteristiche che hanno contribuito a creare il mito “Silverstone”, come una delle piste più famose al mondo, al pari di Monza, di Le Mans o di Montecarlo.
Nella storia del mondiale di F1 comunque, non solo il circuito ricavato tra le piste di decollo della Royal Air Force durante il secondo conflitto mondiale, ha ospitato gare di F1. Altre due piste lo hanno fatto: Aintree e Brands Hatch, senza contare Donington Park, su cui nel 1993 si corse un edizione del gran premio d’Europa, e che molti volevano come sostituto proprio di Silverstone per ospitare il gran premio nazionale britannico.
L’attuale circuito di Silverstone ha subito molte modifiche nel corso degli anni, sempre alla ricerca di una maggior sicurezza per i piloti e negli ultimi anni anche di uno spettacolo maggiore.
Curve come la Copse, la Stowe o la Club, rimarranno sempre impresse nel cuore degli appassionati, e proprio tra queste curve nel 1985 Keke Rosberg, il padre dell’attuale compagno di Schumacher in Mercedes, ottenne la pole position con la Williams FW10 Honda alla media oraria più alta mai fatta registrare in f1, ben 258,983 km/h.
Il tracciato di Aintree, ospitò la gara britannica nel 1955,nel 1957, nel 1959, nel 1961 e nel 1962. Circuito semipermanente, ricavato utilizzando parte delle strutture dell’ippodromo di Liverpool, era lungo 4828 mt. Nella prima edizione corsasi il 16 luglio del 1955, pole position per il grande pilota inglese Stirling Moss con la Mercedes davanti al suo compagno argentino Fangio. Dopo 90 giri, lo squadrone tedesco sbaragliò il campo piazzando 4 macchine ai primi 4 posti, nell’ordine Moss, Fangio, Kling e Taruffi.
Brands Hatch è invece un circuito che si trova nel Kent, non lontano da Londra e ricavato in un anfiteatro naturale immerso nella foresta, caratterizzato da molti cambi di pendenza. Per molti anni si è alternato con Silverstone nell’ospitare il gran premio inglese, e negli ultimi anni della sua presenza in calendario ha ospitato anche edizioni del gran premio d’Europa, come quello del 1985 durante il quale oltre al primo titolo iridato ad un pilota francese (Alain Prost) si assistette anche alla prima vittoria in carriera di uno dei più grandi piloti britannici della storia, Nigel Mansell.
Il primo gran premio a Brands Hatch, si corse comunque proprio l’11 luglio di 46 anni fa, in pole lo scozzese Jim Clark con la Lotus Climax, che vinse anche la gara davanti a Hill con la BRM e Surtees con la Ferrari, in un podio tutto britannico.
Uno degli eventi commerciali e tecnici, di maggior spicco che si sono compiuti in occasione di un gran premio inglese, è sicuramente quello che avvenne il 16 luglio 1977 a Silverstone, quando debuttò in pista la Renault di Jean-Pierre Jabouille. Oltre a rappresentare la terza grande casa automobilistica europea, dopo Alfa Romeo e Fiat (tramite Ferrari), l’ingresso della casa francese dette il via ad una delle più grosse rivoluzioni tecniche della f1, l’arrivo del motore turbo compresso, che raggiungerà il top verso la metà della decade successiva, prima che la FIA decidesse di porre un freno all’escalation di potenze che si era intrapreso, vietando qualunque tipo di sovralimentazione.
Oltre all’innovativo motore, con la Renault debuttò anche la Michelin, che a sua volta introdusse in f1 una nuova tecnologia costruttiva, quella dei pneumatici radiali, che ben presto diventerà l’unica tecnica costruttiva impiegata, sia nello sport che nella produzione di serie.
Per la cronaca, il pilota francese si ritirò al 21° giro per rottura del turbo, in una gara vinta dall’inglese Hunt con la McLaren spinta dal tradizionale Cosworth V8.
Nel 1979, a Silverstone, la Williams, squadra fondata da Sir Frank Williams e da Patrick Head, iniziò la conquista dei suoi grandi risultati, che la porteranno a divenire una delle principali scuderie della storia della f1. Jones ottenne infatti la prima pole della storia di questa giovane squadra ed in gara lo svizzero Clay Regazzoni le regalò la sua prima vittoria.
Nel 1983 debutta a Silverstone il nuovo motore Honda V6 turbo, che sancisce il ritorno della casa nipponica nella massima categoria. Lo farà montando il suo motore su un telaio Spirit derivato dalla f2, in attesa a fine anno di passare a fornire la Williams prima e poi, in tempi successivi Lotus, McLaren e Tyrrell. Sarà un esordio difficile, ma il proseguimento della loro permanenza in f1 sarà ricca di tantissimi successi.
Nel 1986, si corre l’ultimo gran premio di Gran Bretagna sul circuito di Brands Hatch. Dall’anno successivo solo Silverstone ospiterà la corsa inglese, con diversi cambi nel disegno del tracciato, fina all’attuale, attesissima versione.
In quella occasione l’attenzione era rivolta alla grande rivalità tra i due piloti Williams, Piquet e Mansell, che erano in piena lotta mondiale. La pole andò a Piquet, mentre al traguardo la vittoria venne conquistata da Mansell dopo un gran duello col rivale brasiliano. I due chiusero a poco più di 5″ di distacco…gli altri erano tutti doppiati.
Ancor più netto fu il dominio Williams dell’anno successivo, il 1987; i due galletti, Piquet e Mansell stracciarono nettamente la concorrenza, dominando fin dalle qualifiche. In gara chiusero con meno di due secondi tra loro, con l’inglese ancora primo sul circuito di casa, doppiando tutti gli altri, a partire dalle due Lotus Honda di Senna e Nakajima, che comunque confermarono lo straordinario momento di grazia del propulsore nipponico in f1.
Che Mansell possa essere considerato come il Re del gran premio di casa, lo dimostra anche l’edizione del 1992. Al volante della Williams Renault FW14B, la formidabile vettura dotata di sospensioni attive, il pilota inglese conquistò la pole staccando il compagno di squadra Patrese di quasi 2″ (!!!), dominando poi la corsa.
Squalifica per Schumacher (Benetton) nel 1994, colpevole di aver più volte superato il rivale Hill (Williams) durante il giro di ricognizione, manovra questa non consentita e punita con uno stop&go, poi ulteriormente trasgredito dal pilota tedesco.
La vittoria andò così al figlio d’arte inglese che iniziò qui la sua rimonta iridata sul rivale tedesco, che culminerà col famoso incidente di Adelaide a fine stagione.
Brutto incidente proprio a Schumacher, questa volta su Ferrari, nell’edizione 1999. Il tedesco andò a sbattere violentemente contro le protezioni durante una manovra di sorpasso al suo compagno di squadra, alla curva Stowe, probabilmente per un problema all’impianto frenante della sua macchina. Nel botto il campione teutonico riportò la frattura della tibia, dicendo così addio ai suoi sogni di lotta con Hakkinen per il mondiale.
Pittoresca invasione di pista durante la gara del 2003, da parte di un sacerdote irlandese, certo Cornelius Horan, che si mise a percorrere a piedi il veloce tratto dell’hangar straight. In seguito a questo evento ci sarà l’ovvio ingresso della safety car, con i piloti che ne approfittarono per eseguire i rifornimenti di carburante.
Al termine della gara vinse Barrichello (Ferrari) davanti a Montoya (Williams) e Raikkonen (McLaren).
Infine l’edizione 2009; in pole Vettel con la Red Bull davanti alla Brawn GP di Barrichello, mentre al traguardo, dopo 60 giri si assistette ad una doppietta del team anglo austriaco con Vettel davanti al compagno Webber. Solo sesto l’idolo di casa Button con la velocissima BrawnGP, mentre l’altro pilota inglese, Hamilton, giunse solo 16° ad un giro dal vincitore.
Albo d’oro Silverstone
2009 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
2008 Lewis Hamilton (Gb) McLaren
2007 Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari
2006 Fernando Alonso (Spa) Renault
2005 Juan Pablo Montoya (Col) McLaren
2004 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2003 Rubens Barrichello (Bra) Ferrari
2002 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2001 Mika Hakkinen (Fin) McLaren
2000 David Coulthard (Gb) McLaren
1999 David Coulthard (Gb) McLaren
1998 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
1997 Jacques Villeneuve (Can) Williams
1996 Jacques Villeneuve (Can) Williams
1995 Johnny Herbert (Gb) Benetton
1994 Damon Hill (Gb) Williams
1993 Alain Prost (Fra) Williams
1992 Nigel Mansell (Gb) Williams
1991 Nigel Mansell (Gb) Williams
1990 Alain Prost (Fra) Ferrari
1989 Alain Prost (Fra) McLaren
1988 Ayrton Senna (Bra) McLaren
1987 Nigel Mansell (Gb) Williams
1985 Alain Prost (Fra) McLaren
1983 Alain Prost (Fra) Renault
1981 John Watson (Gb) McLaren
1979 Clay Regazzoni (Sui) Williams
1977 James Hunt (Gb) McLaren
1975 Emerson Fittipaldi (Bra) McLaren
1973 Peter Revson (Usa) McLaren
1971 Jackie Stewart (Gb) Tyrrell
1969 Jackie Stewart (Gb) Matra
1967 Jim Clark (Gb) Lotus
1965 Jim Clark (Gb) Lotus
1963 Jim Clark (Gb) Lotus
1960 Jack Brabham (Aus) Cooper
1958 Peter Collins (Gb) Ferrari
1956 Juan Manuel Fangio (Arg) Ferrari
1954 Jose’ Froilan Gonzalez (Arg) Ferrari
1953 Alberto Ascari (Ita) Ferrari
1952 Alberto Ascari (Ita) Ferrari
1951 Jose’ Froilan Gonzalez (Arg) Ferrari
1950 Giuseppe Farina (Ita) Alfa Romeo
Record vittorie per pilota:
5 Alain Prost (Fra)
3 Jim Clark (Gb)
3 Nigel Mansell (Gb)
3 Michael Schumacher (Ger)
2 Alberto Ascari (Ita)
2 David Coulthard (Gb)
2 Jose’ Froilan Gonzalez (Arg)
2 Jackie Stewart (Gb)
2 Jacques Villeneuve (Can)
1 Fernando Alonso (Spa)
1 Lewis Hamilton (Gb) McLaren
1 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
Record vittorie scuderie:
12 Ferrari
12 McLaren
8 Williams
3 Lotus
2 Renault
1 Alfa Romeo
1 Benetton
1 Cooper
1 Matra
1 Tyrrel
1 Red Bull
Record Pole Position:
3 Jim Clark (Gb)
3 Damon Hill (Gb)
3 Nigel Mansell (Gb)
2 Fernando Alonso (Spa)
2 Rene’ Arnoux (Fra)
2 Rubens Barrichello (Bra)
2 Giuseppe Farina (Ita)
2 Mika Hakkinen (Fin)
2 Stirling Moss (Gb)
1 Alberto Ascari (Ita)
1 Heikki Kovalainen (Fin)
1 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
Record Giri Veloci:
6 Nigel Mansell (Gb)
3 Alberto Ascari (Ita)
3 Mika Hakkinen (Fin)
3 Damon Hill (Gb)
3 Michael Schumacher (Ger)
2 Rubens Barrichello (Bra)
2 Giuseppe Farina (Ita)
2 Jose’ Froilan Gonzalez (Arg)
2 Mike Hawthorn (Gb)
2 Graham Hill (Gb)
1 Lewis Hamilton (Gb)
1 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
Il programma del weekend
Venerdi 09 Luglio 2010
• Prove libere 1 11:00 – 12:30
• Prove libere 2 15:00 – 16:30
Sabato 10 Luglio 2010
• Prove libere 3 11:00 – 12:00
• Qualifiche (Rai 2) 14:00
Domenica 11 Luglio 2010
• Gara (Rai 1) 14:00
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